Enti Pubblici
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GAZZETTADIAVELLINO.IT
Montella, il mistero del fiume Calore imbiancato con la soda
Cosa succede alle nostre acque nere domestiche? E agli scarichi idrici di una qualsiasi azienda? Tutti questi scarichi vengono normalmente inviati ad un depuratore, privato o pubblico, e da lì le acque trattate vengono scaricate a fiume. Se ci fermiamo un attimo a pensare a questo semplice fatto, è immediato percepire come un guasto all’impianto di trattamento si può tradurre in uno scarico sopra i limiti autorizzati e in un potenziale danno all’ambiente. E’ quindi fondamentale controllare i parametri di funzionamento, fare la regolare manutenzione e dotarsi delle opportune coperture assicurative.
FANPAGE.IT (WEB)
Taranto, la scuola elementare va a fuoco: colonna di fumo nero altissima, aria irrespirabile
MALPENSA24.IT
Dalla Regione 14 milioni per le bonifiche dei siti orfani nell’Ovest Milanese
ILCENTRO.IT
E all’alba una scia nera fuoriesce dal collettore e finisce in mare
Si è verificato uno sversamento di liquami oleosi e maleodoranti, da un collettore fognario, nel tratto di mare a ridosso dei grandi alberghi turistici di Montesilvano, nel pescarese. Sono in corso le verifiche del caso e si sta valutando l’eventuale divieto di balneazione in tale tratto.
ILMESSAGGERO.IT
Graffignano, il Tar boccia i proprietari dei fondi: “La contaminazione dai rifiuti c’è, sì alle ricerche”
Nell’articolo viene riportato un esempio riguardante la realizzazione di attività di indagine ambientale e bonifica messe in atto dall’Ente Pubblico in sostituzione del soggetto responsabile inadempiente, nell’ambito del “Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani”.
GIORNALE DI SICILIA - EDIZIONE AGRIGENTO/CALT
Alcamo, acque del Canalotto hanno una colorazione scura
Un malfunzionamento del depuratore comunale di Alcamo, nel trapanese, ha provocato una colorazione anomale in un piccolo torrente che successivamente sbocca in mare. Sono in corso le analisi per verificare se vi sia un danno ambientale e le indagini della Procura.
ILRESTODELCARLINO.IT (WEB)
Un nuovo sversamento nel Diversivo in valle
Alcuni sversamenti, al momento a carico di ignoti, hanno creato gravi danni all’ambiente in particolare per corpi idrici e le specie che popolano il fiume, soprattutto pesci di cui si è registrata una grave moria. Il Comune è stato costretto a intervenire per limitare le conseguenze e intercettare i contaminanti con una spesa di 80.000 Euro.
Per un Ente Pubblico per tutelarsi al meglio da eventuali danni all’ambiente sarebbe opportuna la stipula di una polizza per danni all’ambiente che abbia come oggetto:
- i danni all’ambiente sotto la diretta responsabilità del Comune, che ad esempio possono essere causati da uffici e impianti direttamente gestiti dall’ente
- i danni causati da terzi, quando il responsabile non è individuabile o non ottempera ai propri obblighi.
CASTELVETRANONEWS.IT
Castelvetrano: Il Sindaco Alfano risponde alle preoccupazioni di Legambiente su contaminazione da alghe e depuratore
Segnalazione da parte di Legambiente al sindaco di Castelvetrano circa due possibili danni all’ambiente nel Comune. Il primo è relativo allo stoccaggio per diversi mesi nel porto di alghe Posidonia che hanno prodotto un percolato che se non opportunamente incanalato e raccolto potrebbe contaminare gravemente le acque e il terreno. L’altro è relativo al dissesto dell’area in cui opera il depuratore comunale che a causa dello smottamento del terreno potrebbe subire una rottura delle vasche e fuoriuscita dei reflui da trattare.
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Restano senz’acqua per il secondo giorno consecutivo i ventimila abitanti di Montoro, il secondo centro più popoloso della provincia di Avellino.
L’ordinanza del sindaco, Salvatore Carratù, è scattata in seguito all’allarme lanciato da Arpac e Asl per la presenza di tetracloroetiline superiore alla soglia consentita rilevata nella condotta adduttrice. Si è in attea del responso delle analisi che Alto Calore, la spa che gestisce ed eroga
il servizio, ha affidato ai laboratori dell’università”Federico II di Napoli, e di quelle che la Asl
ha affidato all’Arpac. Tra le cause dell’inquinamento viene valutata l’ipotesi del cattivo funzionamento dei carboni attivi che filtrano l’acqua dal pozzo adduttore, ma più complessivamente si teme l’aggravamento della contaminazione della falda dovuta allo sversamento degli scarichi industriali derivanti dalle concerie presenti in zona che potrebbero essere chiamate a rispondere dei danni all’acquedotto e ai cittadini.