inquinamento
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MILANO.REPUBBLICA.IT (WEB)
A Gallarate incendio in una ditta, nube di fumo su tutta la citta’. Il sindaco: “Restate a casa con
Un odore acre avvertito in gran parte della città e una nube che ha messo in allarme gli abitanti della zona: sono gli effetti di un incendio sviluppatosi nella mattinata di oggi, lunedì 28 marzo, in un’azienda tessile in via XXIV Maggio a Gallarate (nel Varesotto), nelle vicinanze dell’uscita dell’autostrada A8. I Vigili del fuoco sono subito intervenuti per domare le fiamme e si trovano sul posto anche i tecnici di Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale) per effettuare le rilevazioni necessarie a escludere la presenza di eventuali sostanze tossiche nell’aria.
CORRIEREDITARANTO.IT
Ilva, riavvio Afo 4 causa picco benzene
La ripartenza dell’altoforno 4 del siderurgico di Taranto, ha causato un aumento significativo delle concentrazioni degli inquinanti gassosi, in particolare biossido di zolfo (SO2) , b e n z e n e (C6H6), biossido di zolfo (SO2). Il dato più importante e preoccupante riguarda un aumento delle concentrazioni di benzene. Ricordiamo che il b e n z e n e è una sostanza cancerogena, classificato dallo IARC nel gruppo 1, cioè tra le sostanze per le quali esiste un’evidenza accertata di induzione di tumori nell’uomo. Può essere facilmente assorbito per inalazione, contatto cutaneo o i n g e s t i o n e. In considerazione di tutto quanto sopra detto, ARPA ha ritenuto di dover trasmettere comunicazione ad ISPRA, quale Autorità di Controllo, rappresentando la necessità che siano effettuati approfondimenti in merito agli eventi occorsi, alle relative modalità di gestione, ed alla gestione dei sistemi di monitoraggio delle emissioni, rappresentando la completa disponibilità dell’Agenzia a fornire supporto tecnico nelle forme e modalità che la stessa ISPRA riterrà opportune.
Impianti e depositi chimici
Lo scenario di una guerra rende evidentemente tutto più drammatico e catastrofico, ma quello che dobbiamo comunque tenere sempre presente è che uno stabilimento o un deposito di sostanze chimiche, anche di uso quotidiano e domestico come l’ammoniaca, non è mai da sottovalutare e può creare gravi conseguenze all’uomo e all’ambiente, sia nel caso di incidente che, come nel caso in esame, di uso scellerato di bombe
Gli tsunami nel Mediterraneo
Negli ultimi 3500 anni si sono verificati almeno 290 maremoti nel Mar Mediterraneo, in alcuni casi con onde fino a 50 metri, ma anche nei maremoti con onde di poco superiori al metro si è verificata l’inondazione dell’entroterra anche per centinaia di metri. Prevenzione significa non soltanto esaminare il proprio stabilimento e ciclo produttivo, ma anche l’ambiente circostante e le possibili interazioni
CORRIEREALPI.GELOCAL. IT (WEB)
L’ambiente: la vittima collaterale della guerra in Ucraina per cui pagheremo un prezzo alto per anni
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha ricadute sull’uomo, sull’economia ed anche sul pianeta : biodiversità, fiumi, terreni cono le vittime collaterali di questa guerra
Brescia oggi
Discarica radioattiva a Capriano-Scatta l’allerta pioggia
Il ritorno della pioggia dopo oltre due mesi di assenza di precipitazioni ha riportato sotto osservazione la fluttuazione del percolato alimentato dalla discarica radioattiva della ex Metalli Capra di Capriano.
Il timore di intense precipitazioni ha spinto Arpa, al termine della recente campagna di analisi, a sollecitare la copertura della discarica con bentonite per evitare che in futuro le piogge vadano a disgregare particelle delle scorie e produrre altro percolato, ovvero il fluido rilasciato da ogni genere di rifiuti. A valle della discarica sono stati rilevati da tempo ammoniaca, sodio e potassio superiori alla norma e concentrazioni anomale di ferro , manganese e azoto ammoniacale. Arpa ha dettato le regole d’ingaggio della messa in sicurezza della discarica e la Prefettura deve seguire le procedure di isolamento del materiale radioattivo
Si attende il progetto esecutivo di messa in sicurezza come da decreto del prefetto del 9 luglio 2020.
LA STAMPA
In Fiamme i capannoni Speed di None
Un’altro rogo devastante mette in ginocchio l’ennesima azienda del Torinese, liberando nell’aria una colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza. Ieri mattina le fiamme hanno colpito pesantemente i capannoni della Speed di None, che ha sede lungo la provinciale 23 al confine con Candiolo. Si tratta di un importante polo logistico, con una seconda sede a Pinerolo e attività che vanno dal trasporto merci e macchinari, allo stoccaggio. E stato necessario un intervento massiccio dei
vigili del fuoco per domare le fiamme. Tra le ipotesi, quella del guasto ad un veicolo che potrebbe aver preso fuoco autonomamente oppure qualche lavoro in corso sfuggito di mano su una parte specifica
dello stabilimento. Sul posto anche L’Arpa per valutare la qualità dell’aria, che pare non abbia subito alterazioni rilevanti.
L' INCHIESTA DI SERA
La Provincia ordina la bonifica della discarica di Roccasecca e blocca la pretesa regionale
La discarica di Roccasecca è chiusa, ma il monitoraggio ambientale
prosegue e l’amministrazione provinciale ordina alla Mad di eliminare
lo stato d’inquinamento.
L’Arpa Lazio ha riscontrato il superamento dei limiti di agenti
inquinanti, come ferro, arsenico e manganese nelle acque sotterranee.
Di conseguenza l’amministrazione provinciale ha ordinato alla Mad –
che ha contestato la mancanza dei valori di fondo – l’adozione delle
misure di prevenzione e messa in sicurezza d’emergenza del sito entro 30 giorni.
TREVISOTODAY.IT (WEB)
Incendio alla Pmg: area sequestrata, aperto un fascicolo d’inchiesta
Uno spaventoso incendio è divampato nella serata di mercoledì alla PMG Srl, azienda di autotrasporti in via Pastro a Selva del Montello, provocando altissime fiammate e una densa nuvola nera che il vento ha trasportato in direzione nord ovest. In alcune zone la nube è molto bassa, quasi a livello del terreno.
A intervenire sul posto numerose squadre dei Vigili del Fuoco provenienti da vari distaccamenti della Marca: all’interno del capannone erano presenti diversi stoccaggi di materiale.
Le analisi effettuate dall’Arpav hanno evidenziato la presenza di sostanze come idrocarburi
aromatici, quali prodotti di combustione, e stirene associabile alla combustione di imballaggi
di polistirolo. Inoltre in almeno quattro campioni è stata rilevata la presenza di etanolo che
potrebbe essere associata alla presenza di contenitori di vino, stoccati all’interno
dell’azienda.
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Un vasto incendio è divampato oggi pomeriggio (martedì 29 marzo) verso le 17 in nella ditta Space Bike di Treviolo, nell’hinterland di Bergamo. Si è alzata subito una colonna di fumo visibile anche da molto lontano. Sono tante le chiamate arrivate ai vigili del fuoco per segnalare la nube. Il titolare della ditta ha tentato di spegnere le fiamme ed è rimasto ustionato: è stato portato in gravi condizioni all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. La ditta si trova in viale Europa, dove sono arrivate, oltre a sei squadre dei vigili dei fuoco, anche due ambulanze e un’auto medica. Non si sa da cosa siano scaturite all’origine le fiamme. L’Ats di Bergamo ha chiesto a sindaci dei paesi vicini, di comunicare ai propri concittadini, a scopo precauzionale, di isolare gli ambienti abitativi tenendo chiuse le finestre e gli impianti di aereazioni fino a nuove disposizioni.