Rassegna Stampa
Filtra
IL GAZZETTINO - EDIZIONE TREVISO/MOGLIA
Sostanze sospette nel canale sul Sile indaga l’Arpav
CREMA-NEWS.IT
Inquinamento delle acqua, identificati i responsabili
Inquinamento del fiume Serio attraverso sversamenti effettuati in due rogge. Grazie al pronto
intervento e alle immediate indagini sono stati individuati i responsabili.
Per quanto concerne la roggia Rino e lo sversamento di sabato, è stata identificata un’azienda di Campagnola cremasca; per lo sversamento finito nelle rogge Molinara, Molgora e Senna, che si innestano nel comune di Crema confluendo nel fiume Serio, la responsabilità è ascritta a un’azienda agricola del comune di Capralba.
I responsabili dovranno rispondere dell’inquinamento davanti a un giudice.
RAGUSAH24.IT
Tonnellate di petrolio nel Moncille’. “Evento inquinante tuttora in corso”
Il 27 aprile 2019 la società Enimed comunicava a questo LCC, in qualità di soggetto
responsabile ed ai sensi dell’art 242 comma 1 del D.Lgs. 152/06”, la potenziale
contaminazione relativa al sito “Area pozzo Ragusa 16”, localizzata nel Comune di
Ragusa nei pressi del torrente Moncillè. L’evento inquinante, purtroppo tuttora in corso, è caratterizzato da una fuoriuscita di greggio localizzato in una specifica zona del torrente Moncillè a circa 800 metri a monte della confluenza col fiume Irminio ed in prossimità del pozzo
petrolifero “Ragusa 16”. Gli esperti dell’ISPRA sono intervenuti in sito, per la seconda volta, il 14 e 15 dicembre 2021 per approfondire le problematiche ambientali connesse all’inquinamento dando mandato all’URIG di verificare tutta la documentazione riguardante la sicurezza e tenuta delle infrastrutture ENI limitrofe alla zona in cui continua lo sversamento. Risulta di tutta evidenza
che una diffusione di questi quantitativi di greggio potrebbe avere effetti potenzialmente
devastanti per il nostro ecosistema fluviale”.
CREMONASERA.IT
Cloroformio, clorurati cancerogeni, solventi e idrocarburi nelle acque lungo il canale: autodenuncia
A seguito di verifiche ambientali eseguite nell’ambito di una operazione societaria che ha interessato la compagine societaria di Vernisol S.p.A, è stato eseguito un monitoraggio delle acque sotterranee che ha rilevato per la suddetta matrice il superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) definite dal D.Lgs 152/2006 (…) per solventi clorurati (cloroformio, composti alifatici clorurati cancerogeni totali, bromodiclorometano), solventi aromatici (toluene) e idrocarburi totali come n-esano.
L' INCHIESTA DI SERA
La Provincia ordina la bonifica della discarica di Roccasecca e blocca la pretesa regionale
La discarica di Roccasecca è chiusa, ma il monitoraggio ambientale
prosegue e l’amministrazione provinciale ordina alla Mad di eliminare
lo stato d’inquinamento.
L’Arpa Lazio ha riscontrato il superamento dei limiti di agenti
inquinanti, come ferro, arsenico e manganese nelle acque sotterranee.
Di conseguenza l’amministrazione provinciale ha ordinato alla Mad –
che ha contestato la mancanza dei valori di fondo – l’adozione delle
misure di prevenzione e messa in sicurezza d’emergenza del sito entro 30 giorni.
TREVISOTODAY.IT (WEB)
Incendio alla Pmg: area sequestrata, aperto un fascicolo d’inchiesta
Uno spaventoso incendio è divampato nella serata di mercoledì alla PMG Srl, azienda di autotrasporti in via Pastro a Selva del Montello, provocando altissime fiammate e una densa nuvola nera che il vento ha trasportato in direzione nord ovest. In alcune zone la nube è molto bassa, quasi a livello del terreno.
A intervenire sul posto numerose squadre dei Vigili del Fuoco provenienti da vari distaccamenti della Marca: all’interno del capannone erano presenti diversi stoccaggi di materiale.
Le analisi effettuate dall’Arpav hanno evidenziato la presenza di sostanze come idrocarburi
aromatici, quali prodotti di combustione, e stirene associabile alla combustione di imballaggi
di polistirolo. Inoltre in almeno quattro campioni è stata rilevata la presenza di etanolo che
potrebbe essere associata alla presenza di contenitori di vino, stoccati all’interno
dell’azienda.
ILGIORNALEDIVICENZA.I T (WEB)
Veleni nella roggia Palmirona. Danni per quasi 100 mila euro
Lo sversamento di una sostanza chimica in un canale ha causato un’importante la moria di trote di un allevamento ittico il cui danno è stimato in 100.000 euro. Non è ancora noto il motivo dello sversamento, se ad esempio causato dalla rottura di un impianto. Il danno complessivo riguarderà anche il ripristino del corpo idrico ed eventuali danni ad altri impianti a valle dell’impresa responsabile. In assenza di copertura assicurativa adeguata tali danni sono interamente a carico dell’impresa.
IL GOLFO Ischia e Procida
Dischetti nel mare di Ischia, svolta nel processo
Il cedimento di una vasca in un depuratore ha causato lo sversamento in mare di una grande quantità di dischetti in plastica che si è poi riversato sulle coste della Campania, in particolare a Ischia. I danni più ingenti sono stati causati alle specie marine uccise dall’ingestione della plastica. Tale scenario è coperto dalle polizze Tutela Ambientale e Danni all’ambiente Light, che coprono non solo l’inquinamento da sostanze ma ogni caso di deterioramento di risorse naturali.
IL MATTINO DI PADOVA
Un deposito in fiamme a San Silvestro. Ipotesi “botto”
Un atto vandalico è probabilmente la causa dell’incendio in un’importante vetreria. L’incendio ha richiesto molte ore per essere spento e la nube che si è sviluppata ha prodotto danni a terzi e all’ambiente ancora da quantificare. Se siamo portati a pensare al deposito di una vetreria come a rischio ambientale zero è importante ricordare che ci sono rischi come quello legato all’incendio che sono trasversali a tutte le tipologie di impresa e che possono causare gravi danni all’ambiente anche qualora non siano presenti nel sito sostanze pericolose.
- « Precedente
- 1
- …
- 101
- 102
- 103
- 104
- 105
- …
- 179
- Successivo »
Acque torbide e scure, in un canale che sfocia nel Fiume Sile, hanno fatto scattare l’emergenza ambientale in un Comune del Trevigiano. L’intervento dei vigili del fuoco ha permesso di rimuovere le chiazze presenti, mentre ARPAV effettuava i dovuti campionamenti. In attesa degli esiti, proseguono le attività di ricerca del responsabile.