Rassegna Stampa
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TGCOM24
Usa, piombo nell’acqua del fiume Flint: ok del giudice a risarcimenti da 626 milioni di dollari
Negli USA , un giudice federale ha approvato un accordo da 626 milioni di dollari per le migliaia di vittime della crisi dell’acqua al piombo di Flint, Michigan.
La città ha utilizzato per molto tempo l’acqua del lago Huron acquistandola da Detroit. Ma dal 2014 per risparmiare fu deciso di trasferire l’approvvigionamento idrico al fiume Flint, notoriamente inquinato essendo una discarica di ricambi per auto.
A causa di diverse mancanze sui controlli, da alcune indagini è risultato che il piombo e altre sostanze chimiche passarono da vecchie tubature alla fornitura di acqua potabile, che divenne dunque tossica.
PADOVAOGGI.IT (WEB)
Processo Pfas, Icig e Mitsubishi Corporation riconosciute come responsabili civili
Prosegue il processo Miteni sulla contaminazione da PFAS in veneto, una delle più gravi contaminazioni al mondo. Riconosciute potenzialmente responsabili le multinazionali proprietarie dello stabilimento , che in caso di condanna risarciranno i danni alle parti civili e alla Regione Veneto
Rainews.it
Incendio discarica Calcinato
Nella notte tra 8 e 9 novembre, è scoppiato un incendio presso la discarica di Calcinato, non sono ancora chiare le cause che hanno scatenato il rogo.
Per il momento sembra che non ci siano state conseguenze ambientali ma si tratterebbe del terzo incendio in sei anni
GIORNALE DI SICILIA
“Deve pagare i danni”. Distilleria sotto accusa
Anche una semplice azienda di distilleria può causare elevati danni ambientali, in questo caso c’è stata una condanna per risarcimento danni di 1,3 mil di euro .
SHIPMAG.IT
Gru cade in acqua ad Almere: nessun ferito ma rischio inquinamento / Il video
Lunedì pomeriggio, una gru che stava operando su un pontone in riva al mare è caduta in acqua nella cittadina di Almere, non lontano da Amsterdam. L’incidente ha provocato uno sversamento di Idrocarburi in mare. La chiazza nera al momento misura 200-300 metri e si sta spostando verso la zona di un parco. A questo link potete vedere anche il video dell’incidente: Gru cade in acqua ad Almere: nessun ferito ma rischio inquinamento / Il video – Shipmag
Incidenti come questo, oltre all’inquinamento delle acque, possono causare anche danni al fondale e in particolare ad habitat naturali e specie protette. Gli interventi effettuati in mare per contenere e rimuovere contaminanti o per ripristinare danni alle risorse naturali risultano solitamente più costosi e complessi di quelli effettuati sulla terra ferma. I rischi ambientali connessi alle attività di costruzione/demolizione e alle attività edili in genere sono spesso sottovalutati ma le conseguenze di tali incidenti, se non opportunamente assicurate, possono risultare fatali per l’impresa.
LA NUOVA -NUOVA SARDEGNA
Liquami sul lungomare
Un malfunzionamento alle stazioni di pompaggio è la causa di uno sversamento di liquami che si è riversato sul lungomare di Alghero, la situazione è stata aggravata dalle forti piogge provocando un grave inquinamento ambientale.
LE STRADE
La questione del sistema idrico del Gran Sasso.
La vulnerabilità del sistema idrico che garantisce la fornitura di acqua potabile alla metà della popolazione dell’Abruzzo
ASSINEWS
I rischi civili sono ancora a basso rischio incendio?
Le nuove tecniche costruttive degli edifici civili e gli incentivi per ridurre i consumi di energia e migliorare l’isolamento termico hanno come effetto collaterale l’aumento del rischio incendio. Tra le conseguenze del rischio incendio non ci sono solo i danni all’edificio ma danni all’ambiente dovuti allo sviluppo di fumi e alle acque di spegnimento. E’ pertanto importante che anche per le abitazioni civili si diffondano coperture assicurative per i rischi ambientali.
IL RESTO DEL CARLINO - EDIZIONE MODENA/PROVIN
Guasto elettrico nel capannone Incendio alla Tecnoverniciature
Durante l’orario lavorativo si è originato un rogo dalla cabina di verniciatura e forno dovuto ad un guasto elettrico. I soccorsi da parte dei vigili del fuoco sono stati tempestivi e hanno contenuto l’incendio.
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Presentazione degli interessanti risultati di un’analisi europea sui casi di danno all’ambiente e sui costi di ripristino effettivamente sostenuti dai responsabili, che evidenzia la parziale disapplicazione del principio “chi inquina paga” e la necessità di altre soluzioni per una sua migliore e più efficace implementazione