Rassegna Stampa
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CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
Panico per un principio d’incendio
Un principio d’incendio, in uno stabilimento farmaceutico ad Anagni nel frusinate, ha provocato una colonna di fumo dall’odore acre, che ha tenuto in allarme i residenti della zona. L’intervento dei vigili del fuoco ha ristabilito la situazione in breve tempo, sembra senza particolari conseguenze ambientali. Le cause probabilmente vanno ricondotte ad un problema all’impianto elettrico o al malfunzionamento di un pannello fotovoltaico.
BORSAITALIANA.IT
Belgio: multinazionale accetta di pagare 571mln per danni ambientali
Un’importante multinazionale americana, attiva in diversi settori industriali, ha raggiunto un accordo stragiudiziale da 571 milioni di euro con il governo regionale delle Fiandre, in Belgio, per un inquinamento, nei dintorni di un suo stabilimento, dovuto a PFAS. I PFAS sono, purtroppo, uno fra i più noti contaminanti emergenti degli ultimi anni, dei quali, anche in Italia, si sta sempre più parlando.
MESSAGGERO VENETO - GIORNALE DI PORDENONE
A secco il fosso di via Canevon “Centinaia di pesci morti”
La captazione a scopo irriguo delle acque di un fosso ha provocato, in provincia di Pordenone, il suo prosciugamento con conseguente moria di pesci e danni per l’ecosistema. Questo potrebbe essere considerato un esempio di Danno Ambientale senza emissione di sostanze inquinanti.
L' ARENA
Scoppia un incendio, danni a un capannone
Un incendio si è sviluppato sul tetto di un’azienda agricola a Cologna, nel veronese, per un surriscaldamento dei pannelli fotovoltaici. Il capannone interessato dalle fiamme è usato dall’azienda per l’allevamento di tacchini ma fortunatamente al momento dell’incendio era vuoto. Le operazioni di spegnimento hanno richiesto diverse ore di intervento da parte dei vigili del fuoco. Mentre la Polizza Incendio è piuttosto diffusa, lo stesso non si può dire per le polizze per i danni all’ambiente che invece sono una rarità. Un incendio ha di frequente conseguenze ambientali come deterioramento di risorse naturali, blocco di attività limitrofe a causa dei fumi e intossicazione di persone. Questi danni tipicamente non sono coperti dalle polizze incendio se non con una sezione dedicata per i danni all’ambiente o sottoscrivendo una polizza ad hoc.
REPUBBLICA.IT
La scarsita’ di acqua aumenta il livello di inquinamento di fiumi e laghi
La scarsità d’acqua, dovuta alla lunga siccità di questo periodo, sta provocando un aumento della concentrazione di inquinanti nelle acque reflue e sottopone gli impianti di depurazione ad un grande sovraccarico. Non ci sono allarmi per il breve termine, ma nel lungo periodo potrebbe portare ad accumuli di sostanze tossiche nelle specie ittiche e vegetali.
ILGAZZETTINO.IT (WEB)
Inquinamento del canale Piavesella e del Sile: la colpa e’ di un’azienda
Uno sversamento di sostanze assimilabili a saponi, prima nel canale Piavesella e poi nel Fiume Sile, ha coinvolto un’azienda del trevigiano, provocando anche il temporaneo divieto di utilizzo delle acque per l’irrigazione. Le conseguenze ambientali dello sversamento sono state rese ancora più ingenti dalla perdurante e grave situazione di siccità.
ILRESTODELCARLINO.IT (WEB)
Un nuovo sversamento nel Diversivo in valle
Alcuni sversamenti, al momento a carico di ignoti, hanno creato gravi danni all’ambiente in particolare per corpi idrici e le specie che popolano il fiume, soprattutto pesci di cui si è registrata una grave moria. Il Comune è stato costretto a intervenire per limitare le conseguenze e intercettare i contaminanti con una spesa di 80.000 Euro.
Per un Ente Pubblico per tutelarsi al meglio da eventuali danni all’ambiente sarebbe opportuna la stipula di una polizza per danni all’ambiente che abbia come oggetto:
- i danni all’ambiente sotto la diretta responsabilità del Comune, che ad esempio possono essere causati da uffici e impianti direttamente gestiti dall’ente
- i danni causati da terzi, quando il responsabile non è individuabile o non ottempera ai propri obblighi.
IL TIRRENO - EDIZIONE MASSA/MASSA E
Bonifiche: solo il 10% dei terreni e il 3% della falda sono a posto
BRESCIA.CORRIERE.IT
Arpa indaga tra Lonato e Desenzano, Pfas oltre i limiti legali nella falda
Durante i lavori dell’alta velocità sono stati riscontrati valori di Pfas oltre i limiti nelle acque di falda. ARPA indaga per scoprire la sorgente e il responsabile della contaminazione.
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Nell’ultimo anno gli incendi sono triplicati causati anche dalla siccità e dalle alte temperature, il dipartimento dei vigili del fuoco ha realizzato un vademecum utile per ridurre le conseguenze di questi eventi.