Rassegna Stampa

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06.04.22

IL GIORNO - ALTA LOMBARDIA

Incendio nella notte in azienda agricola

Il rischio incendio riguarda ogni impresa. Spesso si sottovaluta il fatto che un incendio porta con varie conseguenze e tra queste anche inquinamento e deterioramento delle risorse naturali che possono essere danneggiate direttamente dal fuoco, dai fumi o dalle acque di spegnimento. Gestire adeguatamente il rischio incendio significa anche essere pronti a gestire le eventuali conseguenze ambientali e avere un’adeguata copertura assicurativa per coprire la Responsabilità Ambientale.

 

08.04.22

WELFARENETWORK.IT (WE B2)

Caso Tamoil: limmobilismo sta causando danni ambientali

Aggiornamento sulle attività di bonifica previste per il sito Tamoil di Cremona in cui il ritardo negli interventi sta aggravando la contaminazione di terreno e falda.

05.04.22

CREMONASERA.IT

“L’inquinamento Tamoil prosegue, il Comune si faccia parte attiva per far riconoscere l’area come Si

05.04.22

GILTMAGAZINE.IT (WEB2 )

Quando la guerra colpisce anche, e soprattutto, lambiente

Le aziende che diventano un’arma di distruzione attraverso atti di sabotaggio, è quello che sta accadendo nel conflitto Russia-Ucraina. In particolare attacchi mirati a raffinerie, aziende chimiche, depositi petroliferi per innescare disastri ambientali con gravi conseguenze sia sulle persone che sulle risorse naturali.

05.04.22

REPUBBLICA.IT

Acque sotterranee, dalla scarsita’ all’inquinamento: la grande crisi dell’oro blu

Questa risorsa fondamentale per le città e l’agricoltura si riduce ed è sempre più minacciata
dall’inquinamento. L’ulitmo rapporto Onu racconta mali e soluzioni per evitare di
rimanere a secco.

30.03.22

corriere della sera

Incendio a Treviolo in una Ditta di moto

Un vasto incendio è divampato oggi pomeriggio (martedì 29 marzo) verso le 17 in nella ditta Space Bike di Treviolo, nell’hinterland di Bergamo. Si è alzata subito una colonna di fumo visibile anche da molto lontano.  Sono tante le chiamate arrivate ai vigili del fuoco per segnalare la nube. Il titolare della ditta ha tentato di spegnere le fiamme ed è rimasto ustionato: è stato portato in gravi condizioni all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. La ditta si trova in viale Europa, dove sono arrivate, oltre a sei squadre dei vigili dei fuoco, anche due ambulanze e un’auto medica. Non si sa da cosa siano scaturite all’origine le fiamme. L’Ats di Bergamo ha chiesto a sindaci dei paesi vicini, di comunicare ai propri concittadini, a scopo precauzionale, di isolare gli ambienti abitativi tenendo chiuse le finestre e gli impianti di aereazioni fino a nuove disposizioni.

29.03.22

MILANO.REPUBBLICA.IT (WEB)

A Gallarate incendio in una ditta, nube di fumo su tutta la citta’. Il sindaco: “Restate a casa con

Un odore acre avvertito in gran parte della città e una nube che ha messo in allarme gli abitanti della zona: sono gli effetti di un incendio sviluppatosi nella mattinata di oggi, lunedì 28 marzo, in un’azienda tessile in via XXIV Maggio a Gallarate (nel Varesotto), nelle vicinanze dell’uscita dell’autostrada A8. I Vigili del fuoco sono subito intervenuti per domare le fiamme e si trovano sul posto anche i tecnici di Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale) per effettuare le rilevazioni necessarie a escludere la presenza di eventuali sostanze tossiche nell’aria.

29.03.22

STRANOTIZIE.IT

Composti perfluorurati (PFAS) dannosi per la salute? Il caso del Veneto

Con l’acqua non si scherza. Ce lo ricorda il caso PFAS, sigla misteriosa che in realtà nasconde i composti organici perfluorurati, che tiene banco da anni e che ha coinvolto soprattutto l’area di Trissino (Vicenza) in Veneto: sul banco degli imputati è finita l’azienda chimica Miteni, a lungo del gruppo RiMar poi passata al gruppo Mitsubishi, ora chiusa e oggetto di bonifica, che poi è risultata essere l’epicentro dell’inquinamento ambientale che ha messo a repentaglio la salute dei cittadini di un’area dove vivono 300mila persone a cavallo tra le province di Vicenza, Padova e Verona. La Miteni, gettava gli scarti di produzione in un torrente che scendendo a valle poi andava a finire nel fiume vicino, inquinando le falde acquifere, le cui acque vengono raccolte nella centrale di Lonigo, dove c’era la centrale che smistava l’acqua potabile a tutta una serie di comuni delle province di Vicenza, Verona e Padova, questo ha comportato l’aumento di numerose malattie cardiovascolari ed endocrine. Nel frattempo, è in corso avanti la corte d’assise del tribunale di Vicenza il procedimento penale i reati di avvelenamento delle acque di falda e superficiali, disastro ambientale e altri reati, tra cui la
bancarotta fraudolenta, in cui sono imputati i responsabili della Miteni.

28.03.22

CORRIEREDITARANTO.IT

Ilva, riavvio Afo 4 causa picco benzene

La ripartenza dell’altoforno 4 del siderurgico di Taranto, ha causato un aumento significativo delle concentrazioni degli inquinanti gassosi, in particolare biossido di zolfo (SO2) , b e n z e n e (C6H6), biossido di zolfo (SO2).  Il dato più importante e preoccupante riguarda un aumento delle concentrazioni di benzene. Ricordiamo che il b e n z e n e è una sostanza cancerogena, classificato dallo IARC nel gruppo 1, cioè tra le sostanze per le quali esiste un’evidenza accertata di induzione di tumori nell’uomo. Può essere facilmente assorbito per inalazione, contatto cutaneo o i n g e s t i o n e. In considerazione di tutto quanto sopra detto, ARPA ha ritenuto di dover trasmettere comunicazione ad ISPRA, quale Autorità di Controllo, rappresentando la necessità che siano effettuati approfondimenti in merito agli eventi occorsi, alle relative modalità di gestione, ed alla gestione dei sistemi di monitoraggio delle emissioni, rappresentando la completa disponibilità dell’Agenzia a fornire supporto tecnico nelle forme e modalità che la stessa ISPRA riterrà opportune.

24.03.22

Corriere

Danni impianto chimico

Lo scenario di una guerra rende evidentemente tutto più drammatico e catastrofico, ma quello che dobbiamo comunque tenere sempre presente è che uno stabilimento o un deposito di sostanze chimiche, anche di uso quotidiano e domestico come l’ammoniaca, non è mai da sottovalutare e può creare gravi conseguenze all’uomo e all’ambiente, sia nel caso di incidente che, come nel caso in esame, di uso scellerato di bombe.