inquinamento

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10.09.24

NEWSNOVARA.IT

Arona: il torrente Vevera alla foce risulta ancora fortemente inquinato

Gli enterococchi intestinali rilevati risultano oltre il doppio dei valori limite previsti dalla direttiva acque. Una situazione critica registrata dal 2009 ad oggi che hanno confermato come il Torrente Vevera(Piemonte) sia fortemente inquinato, fatta eccezione per l’anno 2023 con un temporaneo e limitato periodo di rientro nella norma.

12.07.24

ILPOST.IT (WEB)

Cosa significa riconoscere i diritti giuridici di un fiume – Il Post

Dal 2008 in Equador la costituzione riconosce i diritti della natura. Dal 2022 anche la costituzione italiana tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Chissà che anche da noi in un prossimo futuro si tutelino  davvero le acque che scorrono e circondano il nostro bel Paese

10.07.24

QUIFINANZA.IT (WEB2)

La direttiva europea sulla filiera etica e’ legge: quali obblighi per le imprese italiane

E’ diventata legge europea la norma che impone alle grandi aziende (ed a tutta la supply chain) di dotarsi di sistemi di controllo e prevenzione di inquinamento e violazione di diritti umani. Che sia un’opportunità per fare realmente gestione dei rischi (anche) ambientali e prevenzione ? Lo speriamo! Il Pool è a disposizione con i suoi esperti

07.07.24

L' ESPRESSO

C’e’ qualcosa di nuovo nell’aria anzi di Pfas

Ancora novità preoccupanti sul tema PFAS, famiglia di inquinanti che si diffondono in falda ma sembrerebbero diffondersi anche in atmosfera. A ben guardare però questi composti rappresentano solo una recente sfaccettatura di un approccio industriale ed al rischio molto ben conosciuto, quanto ottuso e poco lungimirante. Si potrebbe allora considerare la sfida dei PFAS come un’opportunità: di nuove tecnologie e nuovi prodotti (sperando di non trovarci punto e d’accapo fra qualche anno)

05.06.24

INSIC.IT

Il Testo Unico Ambientale: cos’e’, di cosa si occupa e ultimi aggiornamenti

Il Decreto Legislativo 152/06 è è il principale riferimento normativo nazionale in materia di disciplina ambientale. Pubblicato ad Aprile 2006, con l’obiettivo di promuovere i livelli di qualità della vita umana, attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente. Trattandosi di una materia estremamente complessa, nel corso degli anni sono state introdotte numerose modifiche e integrazioni mentre, per il 2024, è in previsione una revisione per il riassetto delle normative in materia ambientale, con lo scopo di raccoglierle in un unico testo, in coerenza con i nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione Italiana.

23.05.24

RAVENNATODAY.IT (WEB)

Nuova vita ai campi devastati dall’alluvione: circa 8mila aziende coinvolte nel progetto di rigenera

Siamo probabilmente abituati a pensare ai danni che un alluvione può causare ai privati ed alle aziende, ma forse non molti di noi pensano ai danni che un’azienda può causare all’ambiente a causa di un alluvione: stoccaggi spazzati via, serbatoi vuotati, vasche allagate … un mix di sostanze chimiche che si diffonde nell’ambiente impattando il terreno e mettendo in pericolo le falde, con danni che persistono per anni successivamente all’alluvione stessa. Danni che sarebbe stato probabilmente facile prevenire, e che l’azienda può essere chiamata a pagare.

26.04.24

PRIMA BERGAMO

Gli idrocarburi nella roggia Nuova: subito rimossi

16.04.24

FOODANDTEC.COM (WEB)

PFAS, gli USA approvano limiti stringenti nell’acqua potabile per 5 sostanze

Gli USA hanno introdotto severi limiti per la presenza dei PFAS nelle acque potabili, alla luce delle evidenze scientifiche dei rischi per la salute di un’esposizione prolungata a queste sostanze.

05.04.24

VERONASERA.IT (WEB)

Pfoa e tumori ai testicoli, c’e’ correlazione. «Servono screening mirati»

Un recente studio sembrerebbe dimostrare una correlazione fa PFAS e tumore ai testicoli: un ulteriore evidenza scientifica della pericolosità di numerosi composti facenti parte di una grandissima famiglia di sostanze chimiche nata 70 anni fa, che ha visto un enorme sviluppo, al punto da contare oggi oltre 10.000 composti, fondamentale praticamente in qualsiasi settore ed attività umana, ma i cui effetti fortemente negativi e persistenti sulla salute umana e sull’ambiente stanno cominciando a venire alla luce solo negli ultimi 10 anni. Probabilmente il principio di precauzione previsto dalla normativa ambientale andrebbe preso in più seria considerazione, anche riflettendo sul fatto che ciò che è legale (perchè non ancora sufficientemente studiato e normato) oggi, potrebbe non esserlo più domani, con le conseguenti responsabilità ambientali (che sono retroattive, per quanto riguarda l’obbligo di bonifica)

05.04.24

HELPCONSUMATORI.IT (W EB)

Studio del PoliMI conferma il ruolo degli allevamenti intensivi nell’inquinamento in Lombardia

Ma può un allevamento causare un danno all’ambiente? Certamente si, e in molti modi, per esempio inquinando falde e fiumi per percolamento di liquami, o per dispersione o dilavamento di fitofarmaci, o per perdita da serbatoi interrati di gasolio. Può farlo anche causando l’inquinamento dell’aria, come dimostra il recente studio del Politecnico di Milano, che dimostra il ruolo rilevante degli allevamenti intensivi nel determinare le critiche condizioni atmosferiche in Lombardia