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30.12.23

IL GIORNO - LEGNANO

Chiazza oleosa. Sos sulle acque del Ceresio

Originato probabilmente da un’abitazione residenziale lo sversamento di idrocarburi che ha minacciato il lago Ceresio, e che è stato fortunatamente contenuto grazie al pronto intervento di enti di controllo e specialisti

09.12.23

LAVOCEDIBOLZANO.IT

Sversamento di olio in un corso d’acqua: intervento dei Vigili del Fuoco

Una vasta macchia di olio è stata ritrovata in un torrente in provincia di Bolzano. Immediatamente attivate le misure di emergenza, sono in corso gli accertamenti per identificare l’origine e gli eventuali danni all’ambiente.

04.12.23

ILGIORNALEDIVICENZA.I T (WEB)

Tolto ogni dubbio sul Pfoa: «E’ cancerogeno»

Pubblicati i risultati su uno studio condotto dalla rivista scientifica “Lancet Oncology”, secondo la quale il Pfoa è sicuramente cancerogeno, mentre il Pfos è possibile cancerogeno.

30.11.23

LA STAMPA

Il giro di vite dell’Europa contro i crimini ambientali

Un nuovo accordo tra Parlamento Ue, Stati membri e Commissione per combattere le organizzazioni che lucrano su rifiuti e traffici illeciti ma anche contrastare il danno ambientale.

20.07.23

Irpimedia

L’esposizione ai Pfas dei Vigili del fuoco

Il problema dei PFAS potrebbe non essere legato ai soli stabilimenti chimici di produzione, come il noto caso Miteni in Veneto, ma anche all’utilizzo dei prodotti che li contengono, quali i DPI dei Vigili del Fuoco e le schiume antincendio.

Ricordiamo che con il termine PFAS si intende una famiglia di composti che include oltre 5000 sostanze chimiche, in gran parte non regolamentate e/o con effetti sanitari in gran parte ignoti o non adeguatamente approfonditi, e che quindi richiedono per legge (oltre che per buon senso) l’applicazione di un principio di gestione del rischio che va sotto il nome di principio di precauzione.

20.07.23

Corriere della Sera

Una fuoriuscita di greggio inquina le acque di un’area protetta in Ecuador

Una perdita di oltre 1200 barili greggio dal terminale petrolifero di Balao, in Equador, ha impattato le vicine spiagge di Esmeraldas

19.07.23

LINKIESTA.IT (WEB)

Dentro il laboratorio italiano del drenaggio urbano sostenibile, in Brianza

In passato l’incubo di ambientalisti e assicuratori, visto che erano realizzati (e spesso autorizzati) per veicolare nel sottosuolo i reflui civili e industriali, oggi i pozzi e le trincee perdenti, se realizzati in modo opportuno e con le dovute cautele, possono rappresentare un esempio concreto di resilienza ai cambiamenti climatici e di ripristino delle preziose risorse idriche, come nel caso pilota di Bovisio Masciago realizzato da Brianzacque

17.07.23

Il resto del Carlino

Una fogna a cielo aperto Prelievi Arpam e indagati

Perdite dalle tubazioni recentemente realizzate che dovevano far confluire le acque nere al nuovo depuratore, ma sarebbero state schiacciate dal passaggio dei mezzi agricoli, scolmatori non autorizzati che avrebbero di fatto portato le acque nere sui fossi e nei terreni agricoli a valle, un impianto di depurazione nuovo che non funzionerebbe nel modo corretto: questa la situazione al vaglio degli investigatori che stanno indagando sulla presunta situazione di inquinamento e di danno ambientale a Filottrano (Marche), oltre che sulle eventuali responsabilità nella gestione della spesa pubblica e degli appalti.

17.07.23

NOTIZIE.VIRGILIO.IT

Incendio di rifiuti in un ex mobilificio di Firenze vicino Sesto Fiorentino: aria irrespirabile e fu

Incendio in un ex-mobilificio, con formazione di nubi di fumo nero che hanno indotto Arpa ed Asl a raccomandare la chiusura di porte e finestre e di non sostare all’aperto.

Evidenziamo che i costi indiretti legati alle conseguenze di un incendio, quali quelli di eventuale interruzione di attività limitrofe, non sono generalmente coperti da una polizza incendio ma solo da una polizza (o una sezione) ambientale dedicata.

17.07.23

Studio93

Incendio all’ECO-X di Pomezia: la Regione non ha fondi per la bonifica del sito. Fallita la società con cui era stata contratta la polizza fideiussoria

Ancora un caso in cui l’azienda che ha causato la contaminazione e deve eseguire le attività di bonifica fallisce, mentre la garanzia finanziaria prestata per legge per coprirne i costi non può essere escussa perchè la compagnia che prestava tale garanzia, ubicata all’estero, è ugualmente fallita.

I costi vanno conseguentemente a gravare sul bilancio pubblico, ovvero sulle tasche di tutti noi, che – inoltre – fintanto che non pagheremo le attività di bonifica continueremo a subire gli effetti dell’inquinamento, oltre ai costi sociali legati alla chiusura dell’azienda stessa.

Sarebbe probabilmente utile fare più di una riflessione su questo tema, e in particolare su: 1) sulle modalità normative previste per assolvere all’obbligo di garanzia finanziaria per i rischi ambientali legati all’esercizio delle aziende maggiormente pericolose (e per le altre?!), 2) sulle modalità operative di verifica di tali adempimenti, e non ultimo 3) forse anche sull’importanza della coesistenza di una garanzia finanziaria (fideiussione) con una garanzia assicurativa. Tale coesistenza può infatti al contempo tutelare l’interesse pubblico di una garanzia finanziaria e consentire all’azienda di fruire di risorse esterne per sostenere i costi delle attività di bonifica di inquinamenti involontariamente provocati (e quindi, ancora una volta, tutelare l’interesse pubblico…).